AREA DI COMPETENZA
Prevenzione, diagnosi e trattamento delle allergie .
PRINCIPALI PATOLOGIE
–Asma
-Rinite
-Congiuntivite
-Orticaria
-Dermatite (atopica, da contatto)
-Eczema
PRESTAZIONI EROGATE
- Visita specialistica
- TEST ALLERGOLOGICI
- Prick test sostanze inalanti
- Prick test alimenti
- Patch test
- Spirometria
Conosci il nostro specialista :
Dott.ssa Claudia Milella
- Lo sviluppo delle allergie è dovuto a fattori genetici e ambientali. L’incidenza dei casi di malattie allergologiche è in costante aumento; alcuni studi epidemiologici individuano come fattore influente l’incremento dell’inquinamento atmosferico.
- L’allergia in Italia rappresenta la terza causa di malattia cronica.
- L’allergia può manifestarsi in qualunque parte del corpo, ma le zone su cui si concentra più spesso l’attenzione dell’allergologo sono il naso, gli occhi, i polmoni, i seni paranasali, la gola, la pelle e la parete dello stomaco. Qui, infatti, che si concentrano le cellule immunitarie che reagendo alla presenza dell’allergene scatenano la risposta allergica.
- I sintomi non dipendono dalla quantità di allergene a cui si è stati esposti: una piccola quantità di allergeni può scatenare sintomi gravi e viceversa, per questo si dice che le reazioni allergiche sono “dose-indipendenti”.
TEST ALLERGOMETRICI : COSA SONO E COME SI ESEGUONO
Sono specifici test che vengono eseguiti per valutare lo stato allergico dell’organismo nei confronti di specifici allergeni. Ne esistono diversi in base alla tipologia di allergia da diagnosticare.
- Prick test viene utilizzato per lo screening degli allergeni di origine inalatoria e alimentare.
Consiste nel praticare piccoli graffi sull´avambraccio sui quali viene depositato del liquido contenente l´allergene. In caso di allergia si ha una reazione locale arrossamento e gonfiore. Permette di valutare sia le risposte che si realizzano in breve tempo (15-30 minuti), sia le reazioni tardive (fino a 24 ore).
Nei casi di sospetta allergia alimentare, di fronte ad un prick test negativo è possibile ricorrere a un esame assai simile, chiamato prick by prick test. Durante tale indagine, anziché utilizzare un estratto allergenico diluito (solitamente in glicerina), si ricorre direttamente all’alimento fresco. Pertanto, la punta dello strumento viene immerso nel cibo da testare e successivamente fatto penetrare nell’epidermide del paziente per effettuare il prick test secondo la procedura descritta.
- Il patch test serve per l’identificazione delle allergie cutanee.
Piccole quantità delle sostanze da testare vengono poste sul dorso del paziente e coperte da un cerotto; dopo le 24-48 ore si osserva la comparsa di reazioni cutanee.
PERCHÉ È IMPORTANTE RIVOLGERSI ALL’ALLERGOLOGO ?
Non solo per curare i disturbi che le allergie comportano e che interferiscono con la vita quotidiana, ma anche per motivi di prevenzione a lungo termine. Va tenuto presente, infatti, che le ripetute benché lievi infiammazioni allergiche (se non opportunamente curate o prevenute) producono in alcuni soggetti progressive modificazioni strutturali dei tessuti bersaglio (“remodelling”) che, col tempo, possono esitare in insufficienze funzionali degli organi maggiormente coinvolti.
ESEMPIO La rinite allergica può portare all’asma come conseguenza di uno stato infiammatorio che si perpetua dalle vie aeree superiori a quelle inferiori. Le complicanze più frequenti della rinite, comprendono la sinusite cronica con o senza cefalea, la poliposi nasale e infine l’otite con conseguente deficit uditivo. La continua ostruzione nasale derivante dalla rinite causa inoltre disturbi del sonno e conseguentemente affaticamento e stanchezza durante la giornata.
Rivolgersi allo specialista allergologo, inoltre, è utile per accertare se determinati sintomi siano realmente riconducibili ad una malattia allergica e non di altre patologie che talvolta possono essere anche essere di tipo autoimmune.
Cos’è l’allergia?
Le allergie sono risposte anomale del sistema immunitario, che riconosce come nemiche sostanze esterne che in realtà sono innocue per il nostro organismo come possono essere ad esempio pollini, polveri o determinati alimenti . Tali sostanze (dette allergeni ) vengono riconosciute come un pericolo e quindi attaccate dai meccanismi di difesa immunitaria, in particolare da un tipo di anticorpi chiamati immunoglobuline E specifiche (IgE). Si scatena in questo modo una reazione che porta alla liberazione di numerosi mediatori chimici, tra cui l’istamina, i quali a loro volta provocano in maniera pressoché immediata una serie di disturbi più o meno lievi (asma, sindrome orale allergica, dermatite atopica, reazioni gastro-intestinali, orticaria etc.).