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Cosa significa essere intolleranti al lattosio? Come si diagnostica l’intolleranza? Quali sono i sintomi e quali gli alimenti da escludere dalla dieta?
A queste domande ha dato risposta la Dott.ssa Paola Begini, specialista in Gastroenterologia e membro dell’equipe del Poliambulatorio Sabina Medica. La nostra esperta ci ha rivelato inoltre tre aspetti legati all’intolleranza al lattosio che spesso non si conoscono o si sottovalutano . Continua a leggere per scoprire di cosa si tratta.
CHE COS’È L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO?
L’intolleranza al lattosio è causata da una carenza dell’enzima lattasi che consente al nostro organismo di scindere le due molecole di cui è composto il lattosio (glucosio e galattosio), permettendone la corretta digestione e, di conseguenza, l’assorbimento. Nei soggetti intolleranti, il lattosio non viene digerito adeguatamente, rimane nell’intestino e quando arriva nell’intestino crasso fermenta ed innesca una sintomatologia caratterizzata principalmente da diarrea, crampi, senso di gonfiore, flatulenza e nausea. I livelli di enzima (lattasi) sono tipicamente elevati nei neonati per consentire la digestione del latte e si riducono dopo lo svezzamento. Pertanto nei soggetti adulti aumenta la prevalenza di questa intolleranza.
COME SI DIAGNOSTICA L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO
Il test più frequentemente eseguito per la diagnosi di intolleranza al lattosio è il Test del respiro (Breath test) all’idrogeno effettuabile anche presso il laboratorio di Sabina Medica. Al paziente viene somministrata una bevanda contenente una quantità nota di lattosio; quindi gli viene chiesto di espirare, ad intervalli di tempo regolari all’interno di un dispositivo monouso in grado di misurare la quantità di idrogeno presente nell’aria espirata . L’aumento dei livelli di idrogeno nel respiro indica con buona probabilità la presenza di un’intolleranza al lattosio. Altro strumento di diagnosi è il test genetico ( sul gene LCT) che serve a valutare la predisposizione genetica all’intolleranza al lattosio attraverso semplice tampone buccale che consente il prelievo di cellule della mucosa del cavo orale.
SAPEVI CHE
- L’intolleranza al lattosio può comparire a qualsiasi età.
Fisiologicamente in età adulta si perde la capacità di produrre la lattasi pertanto è frequente l’insorgenza di tale intolleranza
- Il lattosio non è contenuto solo nel latte e nei suoi derivati.
In genere si è portati a collegare la presenza di lattosio solo ai latticini, ma in realtà può trovarsi anche in alimenti in scatola o surgelati, che utilizzano il lattosio come conservante e addensante, oppure in farmaci che utilizzano tale zucchero come eccipiente. La quantità di lattosio contenuto influisce sui sintomi pertanto è bene sapere che seppur in alcuni farmaci possa essere presente, la quantità spesso non determina alcun tipo di disturbo. Al contrario nel latte di mucca o nei formaggi freschi la quantità è tale da generare la sintomatologia gastroenterologica descritta.
- Esistono prodotti caseari naturalmente privi di lattosio
Tra questi ci sono i formaggi stagionati più noti come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano e il Pecorino, ma anche il Gorgonzola e la Groviera. Questi, come altri, possono essere assunti senza problemi e compensare il fabbisogno giornaliero di calcio e vitamina D.