In occasione della Giornata Mondiale dell’udito, che ricorre oggi 3 marzo 2020, il nostro focus è rivolto al crescente rischio di ipoacusia (calo dell’udito) tra i giovani, a causa della musica assordante ascoltata con cuffie e auricolari. Vediamo i consigli utili per cambiare abitudine di ascolto e per intervenire a livello medico in un’ottica di prevenzione.

Rumore, nemico dell’udito.

L’esposizione cronica al rumore, tra cui rientra anche l’ascolto della musica ad alto volume, è tra le cause principali di ipoacusia, cioè del calo di udito. Un fenomeno che riguarda in maniera crescente i giovani, anche adolescenti, che ormai considerano del tutto normale l’esposizione a livelli di decibel da “martello pneumatico”, incuranti o inconsapevoli delle gravi conseguenze sulla loro vita. I rischi si amplificano quando si cammina in strada con le cuffie alle orecchie:   a causa del rumore di fondo del traffico si tende ad alzare ancora di più il volume aumentando così i danni e la probabilità di non sentire i veicoli in arrivo.

Meglio fare subito un controllo

Anche per i giovanissimi è raccomandata una visita di controllo con   Esame Audiometrico, specie in presenza di fastidi come l’ ovattamento persistente dell’orecchio dopo l’esposizione al rumore e gli acufeni (sibili, ronzii, fischi). “L’esame audiometrico permette di capire la soglia uditiva, se c’è una differenza nella percezione del suono tra orecchio destro e sinistro e se si tratta di ipoacusia”. spiega la Dott.ssa Claudia Milella, specialista della nostra equipe di Sabina Medica. Grazie ad una visita di controllo – prosegue l’esperta – siamo in grado di stabilire se si è in presenza di un’ipoacusia percettiva, causata cioè da un danno da rumore, oppure di ipoacusia trasmissiva che può essere determinata dalla presenza di un tappo di cerume che può essere rimosso con semplice operazione di lavaggio e aspirazione”.

PER PRENOTARE UNA VISITA CON LA DOTT. SSA MILELLA contattaci al numero 0774.634117 oppure al 334.3648895

Cambia abitudini di ascolto

Le cuffie e gli auricolari di smartphone e lettori mp3 non dovrebbero essere utilizzate per più di un’ora al giorno, tenendo sempre sotto controllo i decibel: il consiglio è di non alzare il volume oltre il 60% del massimo consentito.

Per quanto riguarda la scelta dei dispositivi di ascolto, meglio le cuffie che l’auricolare, perché la cuffia tende a emettere un suono molto più propagato. L’auricolare invece entra nel condotto uditivo e crea una risonanza con ulteriore amplificazione del suono (ogni volta che si dimezza la distanza dalla fonte sonora, infatti, raddoppia l’intensità del suono).